venerdì, luglio 29, 2005

criceti

Scivola dalle cose un velo di nostalgia, lascia scoperte porzioni minime di pelle viva. Uno strato superficiale, non fa poi così male.
I buchi nel velo fanno respirare, così si sente il rumore dell'erba che cresce.
Le gabbie dei criceti sono vuote, chiuse e vuote. Forse la porta è stata sigillata, per cancellare ogni tentazione.

5 Comments:

Anonymous Anonimo said...

guarda che i criceti vogliono spesso ritornare nelle loro gabbie.

6:09 PM  
Blogger giulia capotorto said...

per questo ho deciso che le avrei chiuse, no? Tutti vogliono tornare nelle loro gabbie, mica soltanto i criceti.

6:11 PM  
Anonymous Anonimo said...

a volte la sicurezza non non è uno spazio delimitato.
a volte la necessità di avvolgerti di altre presenze è più forte... anche se si tratta di "pazzi" gesticolanti in giro con bottiglie di birra e criniere scompigliate.

quando capita forse un pizzico di superbia, ti fa sentire più forte, più vivo.

1:41 AM  
Blogger giulia capotorto said...

la sicurezza, in rari momenti incantati, è proprio questo. Uscire dalla gabbia dei conigli e far sentire, al mondo, la propria presenza. In mezzo agli altri, o confusa con gli altri, o in opposizione agli altri.
In quei rari momenti incantati, il rischio è davvero l'unica sicurezza possibile, e stare fuori dalla gabbia, la sola protezione.

5:08 AM  
Anonymous Anonimo said...

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10:12 AM  

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