giovedì, agosto 11, 2005

i treni quando passano

Dal Manifesto di ieri, una piccola storia di occasioni perdute.
Cioé che quando passa un treno, e tu lo perdi, magari te ne penti tutta la vita, magari invece no.
I saggi (e gli ottimisti) dicono la cosa che bisogna dire in questi casi:
"Se l'hai perso, non era la tua destinazione".
Tendo a crederci, in generale.
Però.
C'é chi una "grande occasione" non ce l'ha avuta mai. Chi ce l'ha avuta e non se n'é accorto. E poi ci sono quelli come Carlo Little.
Carlo Little è morto di cancro, come tanti. Dicono che gli ultimi tempi non riuscisse più a tenere le bacchette in mano. Aveva una moglie e una figlia e gestiva un negozio di frutta e verdura con un socio un po' simile a lui.
Era un signore grasso e candido di capelli e portava spesso occhiali scuri. Prima, molto prima vendeva hot dog durante i concerti. Con molta senape, grazie.
Prima ancora, prima, suonava con i Rolling Stones. Era uno che non si accontentava, preferì lasciarli e cercare la fortuna. Era fiducioso nell'estate e nelle possibilità delle sue mani, nel suo ritmo. Gli Stones non erano ancora gli Stones e Carlo Little pensò che non lo sarebbero diventati mai.
E' passato il tempo e Carlo Little è invecchiato senza quasi accorgersene. Le rock star invecchiano in maniera un tantino patetica. Lui no, è invecchiato senza frange e pantaloni di pelle. Dignitoso e stanco.
Poi chissà come ha vissuto davvero. Con quale tipo di nostalgia dei futuri perduti. Chissà che cosa diceva ai suoi vicini nelle domeniche di barbecue. Magari seduto sulla straio, chiudeva gli occhi e iniziava a raccontare.

"Carlo Little , che lasciò i neonati Rolling Stones cui «sciaguratamente» preferì i Cyril Davies and The All Stars, ma che Keith Richard considerava «il migliore batterista di rock'n' roll», è morto ieri di cancro ai polmoni. Aveva 66 anni. Negli ultimi anni aveva aperto un negozio di frutta con Nick Simper, ex Deep Purple. Fu Carlo Little, un professionista che giudicava troppo evascenti i Rolling, a presentare a Jagger & Co. Charlie Watts. Little dette anche le prime lezioni a Keith Moon degli Who e suonò poi con Screaming Lord Sutch".