Ferite di battaglia

Se di piccole scoperte serendipita ha sempre parlato (fuori di qui), ora vorrebbe dire che nasciamo e sappiamo gia' tutto. Piccoli esseri saggi, lavagne di inchiostro simpatico.
Poi ci dimentichiamo e costruiamo gli errori
gli errare
poi alcune cose semplici arrivano e ci illuminano, e ci rendiamo conto, in un modo assolutamente pre-verbale, del loro significato.
Come le storie zen. Uno le puo' leggere cento, mille volte. Sono storielle banali, facili conclusioni. Non capiamo nulla.
A un certo punto, dopo cento volte o dopo una, il significato prende lo stomaco e allora lo abbiamo sentito.
Serendipita ha imparato una storia zen, nell'ultimo periodo, e non la raccontera'.
Forse e' vero che la crescita, e la leggerezza, devono scontare sempre scale ripide e muri di pezzi vetro. Ci si stanca, ci si taglia, ma i segni, quelli, sono ferite di battaglia.