lunedì, gennaio 30, 2006

esilio

Chissà chi è quella ragazza che a lotto è avvinghiata a un'altra donna parzialmente staccata dal manifesto?
Si vedono i guantoni e pezzi di corpo nudo. Forse fanno qualcosa di simile a quelle lotte che attraggono gli uomini sui canali privati notturni.
Non si capisce perché, ma il cartellone non è appiccicato al muro, ma sopra una struttura ferrosa con le ruote. C'é scritto Topazzia con due zeta, che è il nome di una delle due ragazze o forse è il nome dello spettacolo.
4 euro, un prezzo popolare. Non si legge dove, o forse me lo sono dimenticato.
Ha molto piovuto su quel cartello, e ora ha anche nevicato. I colori sono sbiaditi e tendono a un grigio marrone e un po' di pastello.

Lo sguardo di quello stralcio di ragazza è ciò di più vicino al concetto di esilio che si possa immaginare, una lezione.

sabato, gennaio 21, 2006

Ovunque proteggi


E' uscito il nuovo album di Vinicio Capossela, e io, religiosa, me lo sono comprato. Ho perso la Feltrinelli ieri e la presentazione ufficiale. Poco male. Farsi firmare il cd, ma va'.
Ora lo sto ascoltando, sono arrivata alla seconda canzone, che si chiama "Brucia Troia".
Mi disturba non riuscire mai a giudicare ciò che amo, mentre chi amo lo giudico col bisturi, talvolta.
Nel senso che non riesco a dire "mi piace, non mi piace". Mi piace e basta, poi magari non lo ascolterò molto spesso e allora scoprirò la verita.
Scoprirò la verità?
Comunque l'atmosfera è mia, bella sporca e un po' fine serata, quando hai la testa a farfalle e poca voglia di andare via, che cerchi di non pensare a domani mattina e a come ti sveglierai.
Fermo restando che Tom Waits
è pur sempre un'altra cosa.

Penso che ci sarà un concerto e che ballerò ascoltanto Che cossé l'amor e altre canzoni che mi ricordano cose che sembra abbia 2000 anni invece che trentuno.
Bello andare ai concerti di vinicio, che non finiscono mai.

Il disco si chiama "Ovunque proteggi", speriamo anche qui.