venerdì, dicembre 16, 2005

pensieri d'aria

Un fantasma di frase
girò in questa stanza
per trovare riposo nell’aria sottile
di una dimensione meno quadrata e rumorosa
forse l’ho respirato nel sonno
bello pensare a un suono non fuggito
ma ben riparato tra il diaframma e i polmoni
da liberare e riprendere a ritmo
come fosse una farfalla nella rete

mi piace quando

un pensiero di cemento
si trasforma in aria.
Diventa laterale
e (sorpresa)
non fa più male.

All'aeroporto di Lisbona


Vicino al distributore di sigarette e a quello di preservativi, c'è il distributore automatico di mazzi di fiori.

Lo vorrei a Centrale, per arrivi notturni, e davanti a casa mia. Così non ci sono più scuse.

giovedì, dicembre 15, 2005

Yves Klein

Dal 1946 al 1956, le mie esperienze monocrome effettuate con colori diversi dal blu non mi fecero mai perdere di vista la verità fondamentale del nostro tempo, cioè che la forma non è oramai più un semplice valore lineare, ma un valore di impregnazione. Quando ero ancora un adolescente nel 1946, stavo per scrivere il mio nome sull’altra parte del cielo, durante un fantastico viaggio realistico-immaginario. Quel giorno, mentre ero sdraiato sulla spiaggia di Nizza, io incominciai a provare odio contro gli uccelli che volavano di qua e di là, nel mio bel cielo blu senza nuvole, perchè essi tentavano di fare dei buchi nella più bella e più grande delle mie opere.
Bisogna distruggere gli uccelli, fino all’ultimo.
Allora noi, gli umani, avremo acquistato il diritto di evolvere in piena libertà, senza alcun impedimento fisico o spirituale.
Nè i missili, né i razzi, né gli sputniks faranno dell’uomo il conquistador dello spazio. Questi mezzi ci sollevano dalle fantasmagorie dei sapienti d’oggi, che sono sempre animati dallo spirito romantico e sentimentale che era proprio del XIX secolo. L’uomo non arriverà a prendere possesso dello spazio se non attraverso le forze terribili, sebbene improntate alla pace, della sensibilità. Non potrà conquistare veramente lo spazio - il che è certamente il suo più caro desiderio - se non dopo aver realizzato l’impregnazione dello spazio con la sua propria sensibilità. La sensibilità dell’uomo è onnipotente sulla realtà immateriale. La sua sensibilità può anche leggere nella memoria della natura, che si tratti di passato, di presente o di futuro! Questa è la nostra autentica capacità di azione extra-dimensionale!.

mercoledì, dicembre 14, 2005

Invece di freelove

Oggi ho avuto un pensiero piuttosto sgradevole, quel tipo di flash che arriva all'improvviso sotto forma di immagine e di frase compiuta. Cioé, non un pensiero articolato o rizomatico come di solito sono i pensieri.
Perché di solito i pensieri nascono da altri pensieri, sono la conseguenza o la causa dei sogni notturni. Sono a volte ricorrenti e possono diventare ossessivi, condizionati da odori o da come ci si veste quel giorno. Un pensiero di quando ho gli stivali e uno di quando mi vesto da piccolo rom. Quando arrivo davanti alla fermata dell'autobus o davanti al negozio di scarpe. Noiosi come gli appuntamenti fissati da tempo, o come quelle persone che non stupiscono mai. Possono essere pensieri-difesa, che magari coprono come una coperta di lana pensieri più magmatici e pericolosi.
Poi all'improvviso, arriva una frase e un fotogramma inaspettato e così lo contemplo, come si fa nel dormiveglia o con certi sms.
Oggi, a Duomo, direzione Molino Dorino, ho sentito le mie labbra articolare, invece di "Freelove" dei Depeche, la seguente frase:

"Corrono in branco ottusi e sembrano i buoi quando si affannano tanto per andare al macello". Ho pensato corrono e non corriamo. Ho pensato ai buoi e non ai tonni, anche se ora mi sembra più appropriata la seconda tipologia animale.
Poi, finalmente, si sono chiuse le porte e tutti contenti e stritolati sono partiti (siamo).

lunedì, dicembre 05, 2005

ma dov'é Vinicio?

Mi chiedevo che fine avesse fatto Vinicio, dopo essere diventato scrittore. Così sono andata a vedere sul web e ho trovato questo. Bene.


Il 20 gennaio 2006 esce “OVUNQUE PROTEGGI” il nuovo album di VINICIO CAPOSSELA Ha finalmente una data d’uscita e un titolo il nuovo lavoro di Vinicio Capossela: il 20 gennaio 2006 uscirà infatti “OVUNQUE PROTEGGI”, il sesto album di inediti della sua carriera discografica (che comprende anche uno splendido album dal vivo, “Liveinvolvo”, del 1998 e una più recente raccolta, “L’indispensabile”, uscita nel 2003). Concepito e scritto nella prima metà del 2005, “Ovunque proteggi” è stato registrato di getto, inseguendo la musica e le vicende del disco lì dove si erano manifestate: «Ho deciso di intendere i brani come ognuno a se stante, a ognuno un luogo, a ognuno i suoi musicisti», spiega Capossela. «Il risultato è stato portare ciascun brano all’estremo delle sue potenzialità, ciascuno in fondo alla sua suggestione». Alle registrazioni dell’album, hanno partecipato importanti musicisti italiani e internazionali come Mario Brunello, Ares Tavolazzi, Roy Paci, Stefano Nanni, Marc Ribot, Gak Sato. Lo stesso Vinicio Capossela ha curato in prima persona la produzione dei brani, avvalendosi della collaborazione di Pasquale Minieri, che con lui aveva già lavorato - come produttore – al precedente album di studio, “Canzoni a manovella”. “Ovunque proteggi” contiene 13 nuove composizioni e giunge a oltre cinque anni di distanza dall’ultimo album di studio di Capossela, “Canzoni a manovella” (nel 2003 era invece uscita la raccolta con inedito “L’indispensabile”, che conteneva la cover di Adriano Celentano “Si è spento il sole”). E’ un lavoro molto differente rispetto ai suoi predecessori per l’attenzione data agli ambienti sonori e alla voce di Vinicio Capossela, oltre che per le tematiche sviluppate nelle singole canzoni.

venerdì, dicembre 02, 2005

addormentata nel bosco

Serendipita pare abbia questo potere, che io, Giulia, non ho. O non ho più. Quando sparisce, sparisce del tutto, perché non è fatta di vasi, o di tubi o di vestiti colorati. Le parole, quando non ci sono, non ci sono e basta. E Serendipita è l'ora, il presente. e' questo post che sto scrivendo. E' precaria come una ballerina sul filo, e non è mai ieri.
Ora le parole sono molto annodate e si affannano verso un'uscita troppo stretta. Serendipita dorme e non se ne accorge. Qualcuno verrà a svegliarla con un bacio. Anzi, a pensarci bene, forse già sta accadendo.