Oggi ho avuto un pensiero piuttosto sgradevole, quel tipo di flash che arriva all'improvviso sotto forma di immagine e di frase compiuta. Cioé, non un pensiero articolato o rizomatico come di solito sono i pensieri.
Perché di solito i pensieri nascono da altri pensieri, sono la conseguenza o la causa dei sogni notturni. Sono a volte ricorrenti e possono diventare ossessivi, condizionati da odori o da come ci si veste quel giorno. Un pensiero di quando ho gli stivali e uno di quando mi vesto da piccolo rom. Quando arrivo davanti alla fermata dell'autobus o davanti al negozio di scarpe. Noiosi come gli appuntamenti fissati da tempo, o come quelle persone che non stupiscono mai. Possono essere pensieri-difesa, che magari coprono come una coperta di lana pensieri più magmatici e pericolosi.
Poi all'improvviso, arriva una frase e un fotogramma inaspettato e così lo contemplo, come si fa nel dormiveglia o con certi sms.
Oggi, a Duomo, direzione Molino Dorino, ho sentito le mie labbra articolare, invece di "Freelove" dei Depeche, la seguente frase:
"Corrono in branco ottusi e sembrano i buoi quando si affannano tanto per andare al macello". Ho pensato
corrono e non
corriamo. Ho pensato ai buoi e non ai tonni, anche se ora mi sembra più appropriata la seconda tipologia animale.
Poi, finalmente, si sono chiuse le porte e tutti contenti e stritolati
sono partiti (siamo).